Pare a chiunque incredibile che un microscopico grumo di RNA possa condizionare in modo così profondo le sorti del mondo, al punto che già si parli di “cambiamenti epocali”. Uno stato prolungato di emergenza, come sempre è accaduto nei lunghi periodi di crisi che hanno colpito il mondo intero, ha fatto emergere il peggio ed il meglio dell’umanità. Il peggio è consistito in atteggiamenti di cieca faziosità, di illogica dietrologia, di esagerata adesione a modelli di autoritarismo statuale, di autolesionismo antiscientifico, di irrazionale negazione della realtà in nome di un malinteso diritto alla libertà d’azione. Questi atteggiamenti deteriori, sia pur diversi tra loro, hanno tutti generato paura, divisioni, incertezze, sfiducia, protagonismi improduttivi e dannosi, perplessità, disobbedienze, speculazioni, così come avviene, purtroppo, nei periodi bellici. Il meglio è scaturito innanzitutto dal lavoro costante – a tratti eroico – delle categorie impegnate professionalmente a combattere un male invisibile e molto abile nel mutarsi per eludere le strategie messe in atto per fermarlo, poi dalla convinta adesione popolare alle necessarie restrizioni messe in atto nei periodi di maggior diffusione della pandemia, in nome di un interesse superiore, e, infine, dallo spirito unitario che per alcuni mesi ha permeato noi Italiani liberandoci dal clichè di essere un popolo poco incline alla disciplina, individualista e provinciale.
La Massoneria ha sofferto in modo particolare la crisi in atto per il fatto di riferirsi ai principi di fratellanza, di amore per le libertà individuali, di altruismo, che spingono gli Iniziati allo scambio continuo di idee in nome di una comune e condivisa necessità di migliorarsi per se stessi e per il prossimo. L’interminabile periodo di chiusura delle sedi e di limitazione ai lavori delle Logge, a tutt’oggi riunibili solo in videoconferenza, ha nociuto alla nostra istituzione causando gravi danni. La fratellanza trae nutrimento dal dialogo e dalla reciproca frequentazione, l’amore per le libertà individuali si fortifica nel confronto tra persone e nel quotidiano rispetto di valori condivisi, l’altruismo si corrobora nei riti iniziatici, nel continuo scambio culturale e nel desiderio di conoscere e amare il “diverso da sé”. Inutile dire che la pandemia ci ha limitato il diritto a queste scelte di vita. Per fortuna l’appartenenza alla Massoneria liberale ci dota anche di due formidabili anticorpi : il primo si chiama Solidarietà, il secondo Tolleranza. Con il primo possiamo affrontare le conseguenze della pandemia aiutando gli altri, offrendo il nostro contributo nelle forme più opportune a chi soffre e sostituendo l’approccio speculativo in campo iniziatico con la massima operatività in campo profano per conservare e rinvigorire il meglio che avevamo tratto da noi stessi. Con il secondo anticorpo riusciremo a superare l’illiberalità che nasce dall’emergenza, ma come i bravi contadini dobbiamo dimostrare di saper separare il grano dal loglio. Tale abilità ci servirà per non cedere alle lusinghe dei profittatori e degli speculatori (nel senso deteriore della parola) che nascono e si moltiplicano nei periodi di guerra . Sono persone che trovano nell’ignoranza, nella paura, nella pigrizia mentale e nell’abiura dei principi liberali il terreno fertile per poter sviluppare i propri meschini interessi.
In conclusione faremmo bene a ricordare sempre quanto affermò il genio di Ulma, Albert Einstein: “La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”. In sostanza non dobbiamo temere le crisi, perché esse esistono ed esisteranno sempre, ma nelle crisi dobbiamo adoperarci al meglio per contribuire a risolverle e ad impedire ai malintenzionati di sfruttarle per imporre ingiustificate leggi autoritarie, per arricchirsi indebitamente, per negarci libertà fondamentali, tutte azioni negative che non hanno nulla a che fare con la sicurezza e il diritto alla salute.
Il Grande Oratore (P.S.)