Per chi crede veramente nella parità di genere, l’8 marzo non può essere l’unica occasione per ricordare tutte le donne che nella loro vita hanno subito ingiustizie solo perché considerate esseri inferiori. Chi crede veramente nella parità di genere e nella parità di diritti tra ogni essere umano, deve fare sentire la propria voce ogni volta che una donna vien offesa, umiliata e colpita solo perché ritenuta proprietà personale del marito, del padre, del fidanzato o del fratello.
Chi crede veramente nella parità di genere deve adoperarsi affinché a tutte le donne, in ogni paese del mondo, sia garantita la libertà di scegliere come condurre la propria vita, senza restrizioni e limitazioni, e sia garantito il diritto di ricercare la propria felicità.
Lo devono fare gli Stati, attraverso legislazioni che condannino ogni abuso verso la donna, concreto o subdolo, lo devono fare le istituzioni sociali, attraverso una azione di educazione culturale verso le nuove generazioni, in particolare di uomini, affinché non vengano attratti dalla suadente logica “del predominio del sesso forte”, che di fatto nasconde una stupida vigliaccheria.
Le donne portano avanti questa battaglia da decenni, e lo fanno con determinazione ma, purtroppo, sono gli uomini che faranno la differenza, se riusciranno a comprendere quanto sia necessario, per il bene di tutti, e soprattutto dei nostri figli e delle nostre figlie, abbattere e seppellire ogni forma di discriminazione.
È per questo che noi della Gran Loggia Liberale d’Italia facciamo un appello a tutte le organizzazioni massoniche che ancora sbarrano le porte alle donne: che diano un esempio, riconoscendo finalmente che appellarsi alla “natura solare” dell’iniziazione massonica è solo un pretesto per giustificare una tradizione ormai desueta che “solletica” l’orgoglio maschile e che risale a quando, anche in Europa, alla donna veniva attribuita una posizione sociale di secondo piano.
Noi, la Gran Loggia Liberale d’Italia, così come tante altre comunità massoniche anche più antiche della nostra, accettiamo nei nostri templi le Sorelle, senza alcuna discriminazione né limitazione di incarichi, e ne siamo orgogliosi. La presenza delle Sorelle dona completezza al percorso massonico, e fa sì che il Tempio massonico sia il vero Tempio dell’Umanità.
Onore quindi alle nostre Sorelle e in particolare a quelle, ben dieci su ventidue logge attualmente attive, che sono state scelte dai loro Fratelli per svolgere l’oneroso, ma prestigioso, ruolo di Maestro Venerabile.