L’ALLOCUZIONE DEL GRANDE ORATORE AL TERMINE DELLA TORNATA ELETTORALE DELLA GRAN LOGGIA LIBERALE
Il 25 marzo non è una data qualunque sia per quanto riguarda il passato, sia nel caso in cui la riferiamo al presente. Se andiamo indietro nel tempo è il giorno che molti studiosi indicano come l’inizio dell’avventuroso viaggio di Dante, accompagnato dal Maestro Virgilio, nell’Al di là. Un percorso di perfezionamento che presenta molte analogie rispetto alla nostra impresa iniziatica. In un passato più recente, era il 25 marzo del 1957, fu firmato a Roma un Trattato che pose le basi per la nascita di una Comunità, che poi divenne Unione, tra i popoli europei che avevano scelto di farsi governare con il metodo democratico e liberale. Quanto al presente l’odierno 25 marzo ci riserva almeno tre sorprese: due astronomiche e una metereologica. La data, infatti, coincide con un raro allineamento dei pianeti del sistema solare che, a partire da stasera fino alla fine del mese, offriranno una spettacolare rappresentazione, rendendosi tutti visibili ai nostri occhi, ad Ovest, nella luce crepuscolare, dallo sfuggente Mercurio all’affascinante Saturno, con i suoi lucenti anelli. Tale fenomeno richiama alle nostre coscienze l’armonia dell’universo che ci circonda. Non basta. Il 25 marzo coincide con l’ultimo sabato del mese. In questa notte l’ora “legale” ci dona la gioia, sia pure apparente, d’allungare il giorno, onorando in tal modo l’inizio della bella stagione, sancito dal recente equinozio. Quest’ultimo evento è la massima espressione del concetto di “equilibrio” tra giorno e notte, estendibile, in senso metaforico, al male e al bene. Il male è il buio, il caos, lo spirito malvagio di chi vuol dividere preferendo l’agire distruttivo alla vocazione unitaria. Infine, dal punto di vista meteorologico Torino, ieri grigia e triste, ci ha oggi donato il vento di Fohen, un vento, forte e secco, che proviene da nord per poi scivolare sulla dorsale alpina scaldandosi. Esso regala il bel tempo, spazza dall’aria ogni impurità e costringe le masse nuvolose a stazionare sul versante settentrionale. Sembra offrirci l’ammonimento, facilmente decifrabile, di non guardare alle nuvole scure ferme sull’orizzonte, ma di godere della luce solare che accende la nostra pianura.
Possiamo quindi sperare che l’insieme di queste coincidenti “stranezze” sia il buon viatico per il cammino iniziatico di noi tutti, per il nostro nuovo Gran Maestro, per tutti coloro che lo affiancheranno e per i Maestri Venerabili che hanno la responsabilità di tener lontane le Logge da tentazioni restauratrici e divisive. Chi ama il Jazz conosce una dolce e ottimistica melodia, venata di malinconia, intitolata “On the sunny side of street” (“Sul lato luminoso della strada”). L’ha resa immortale il grande Louis Armstrong, gigante indiscusso di questo genere musicale e grande Iniziato. E’ un invito a non lasciarsi andare al pessimismo, neanche nei momenti peggiori della propria esistenza. La nostra strada ha sempre un lato illuminato dal sole, basta saperlo riconoscere da quello oscuro dove si aggirano i perdenti, gli ignavi, i rassegnati.
Per concludere abbiamo tutti il dovere, nessuno escluso, di ricordare che la nostra è una comunità massonica MISTA, LIBERALE e ADOGMATICA. La coerenza al primo aggettivo si è sublimata nella scelta, puramente meritocratica, di eleggere Gran Maestro la nostra apprezzata sorella Luisa. Una persona dotata di tutti i fondamentali per mantenerci sulla strada giusta. La coerenza alla vocazione liberale ci spinge a rammentare che sono inaccettabili regole che limitino la nostra libertà di pensiero e di azione. La scelta di essere adogmatici ci insegna che al nostro interno nessuno può ergersi al ruolo di padre-padrone, di decisore monocratico, di censore unico dei comportamenti altrui. Tutti noi corriamo il pericolo di assumere decisioni sbagliate, tutti noi abbiamo il dovere di guardare dentro noi stessi prima di criticare i nostri fratelli, tutti noi dobbiamo impegnarci ad unire le nostre intelligenze in uno sforzo solidale per migliorare noi stessi e contribuire così al miglioramento della società in cui viviamo. Grazie, Marco, per averci insegnato, con la tua signorilità, che l’arroganza e l’egocentrismo non possono mai abitare in un vero massone, grazie, Luisa, per aver messo a nostra disposizione la tua esperienza e le tue comprovate qualità! Grazie a tutti i componenti della Giunta uscente che hanno dimostrato anche nei momenti più difficili il proprio attaccamento alla nostra istituzione. Grazie, infine, al fratello libanese David che ci onora con la sua presenza e tiene accesa la nostra fiaccola in un Paese dove convivono con difficoltà diverse culture. Auguri al mio successore Renato, con la sua vasta cultura e la sua innata passione, saprà svolgere al meglio il ruolo di grande oratore!
IL GRANDE ORATORE, 25 Marzo 2023