In questo Giorno della Memoria la Gran Loggia Liberale d’Italia rivolge un pensiero commosso alle vittime dell’eccidio nazista, crimine ancor più odioso perché perpetrato con razionale lucidità e sistematiche procedure, e vuole commemorare le centinaia di migliaia di vite, non solo di uomini, donne e bambini di religione israelita, ma anche di oppositori politici, di omosessuali, di liberi pensatori e di massoni, soppresse in nome di una folle ideologia.
La tragedia dell’Olocausto ci dimostra quanto sia facile per l’animo umano scivolare verso il Male assoluto.
Ma in questa giornata occorre anche ricordare chi si è opposto all’oscurità e si è adoperato per salvare vite, e anche chi, nella condizione più estrema, ha mantenuto viva la fiamma della speranza: accanto agli eroi che a rischio della propria vita hanno nascosto e sottratto allo sterminio centinaia di persone – i Giusti – onoriamo anche i sette massoni belgi deportati che nella Baracca n. 6 del campo di concentramento di Esterwegen fondarono la loggia “Liberté chérie”, per mai dimenticare quanto siano preziosi per tutti noi la Libertà e il rispetto dei Diritti Umani.
La Libera Muratoria, che da sempre difende e diffonde i valori della Libertà, della Fratellanza e dell’Uguaglianza, e che considera tutti gli esseri umani membri di un’unica Famiglia, indipendentemente dalle loro diversità, non può restare silente davanti a ogni violazione dei diritti umani e alle violenze, fisiche e morali, perpetrate da menti ottenebrate dall’odio razziale, dal fanatismo e da ideologie estremiste. Vigili osservatori delle cose del mondo, i Liberi Muratori devono stigmatizzare ogni atto contrario ai valori fondanti di una società civile, il cui scopo deve essere garantire, con equità e giustizia, ad ogni cittadino il diritto di raggiungere la propria felicità.
Memori del passato, e attenti al futuro, i Liberi Muratori devono adoperarsi affinché mai aberrazioni come quella che oggi ricordiamo possano ripetersi. Questo è l’impegno civile che chiediamo ai nostri iscritti.
Il Gran Maestro (Marco Galeazzi)